Il compasso è uno strumento per tracciare circonferenze. È uno strumento molto antico, semplice ma utilissimo, che può servire anche per misurare lunghezze e distanze e realizzare complesse costruzioni geometriche.
Fotografia di un compasso economico ma di discreta qualità. In realtà si tratta di un modello di balaustrone in quanto le due aste sono collegate tra loro da un’asta filettata che permette di regolare con precisione l’apertura e di mantenerla fissa per il tempo voluto (fotografia scattata in classe il 22 settembre 2020).
Esistono molti tipi di compassi. In passato, poiché non esistevano le calcolatrici e i computer, alcuni compassi venivano realizzati in modo che potessero essere utilizzati per realizzare molti tipi di calcoli ed effettuare misure complesse con grande precisione, anche ad uso militare. Questi strumenti erano molto costosi, erano realizzati con grandissima maestria da valenti artigiani specializzati e venivano acquistati da nobili, banchieri e regnanti per metterli a disposizione di scienziati, matematici, ingegneri.
Una cassetta di strumenti matematici realizzati dagli artigiani tedeschi Schissler alla fine del 1500 esposta al Museo Galileo Galilei di Firenze (fotografia scattata il 29 luglio 2019).
A volte questi strumenti erano così complicati ed erano in grado di compiere così tante operazioni che era necessario scrivere un intero trattato per spiegare il tutto.
Questa fotografia illustra alcune pagine del “Trattato di diversi strumenti matematici” scritto da Antonio Santucci all’incirca nel 1593 ed esposto al Museo Galileo Galilei di Firenze. Si tratta di un testo che illustra i dettagli di alcuni compassi che svolgono anche funzione di regoli calcolatori (fotografia scattata il 29 luglio 2019).
I tecnici (disegnatori, ingegneri, geometri, ecc.) avevano set ricchi di strumenti che venivano raccolti in contenitori dalle forme comode e a volte anche belle e fantasiose.
La fotografia illustra una scatola per compassi ed altri strumenti matematici realizzata a forma di libro con un’estetica particolarmente bella, esposta al Museo Galileo Galilei di Firenze. L’autore è anonimo ed il manufatto risale al XVIII secolo (fotografia scattata il 29 luglio 2019).
Alcuni compassi in commercio oggi sono contenuti all’interno di un astuccio che può essere molto comodo per contenere anche matite o altro materiale utile.
Compasso rosa con astuccio rosa (fotografia scattata in classe il 3 ottobre 2020).Compasso celeste pluriaccessoriato (fotografia scattata in classe il 12 ottobre 2020).
Di particolare utilità è l’accessorio che permette di fissare matite di vario tipo o anche pennarelli al compasso.
Compasso con attacco per matita o pennarello. In questo caso è stata inserita una matita HB per poter tracciare le linee curve precedentemente abbozzate con la mina 2H (fotografia scattata in classe il 5 marzo 2021).
Esistono anche accessori che estendono l’apertura del compasso.
Compasso al quale è stata inserita un’estensione con portapenna/portamatita (fotografia scattata in classe il 19 novembre 2021).
